...E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE.

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Ho scelto di pubblicare la copertina dedicata alle olimpiadi del mensile Terra di Basilicata, copertina disegnata da me e a corredo pUbblico anche l'articolo da me scritto sui 32esimi Giochi Olimpici

Dopo mesi di rinunce e privazioni, obbligati per mesi nelle nostre abitazioni, affondati nelle più terrificanti sabbie mobili del lockdown e costretti a riesumare i più angosciosi ricordi rinchiusi ognuno nella “cella” del nostro Chateau d'If, a luglio (…l'UNDICI LUGLIO) ci siamo lasciati alle spalle quella “profonda notte infernale”, già pronti a scalare la montagna della speranza grazie alla carica resiliente dello sport. Prima Berrettini, contro Djokovic, ci regala la prima finale italiana a Wimbledon, ma senza emanciparci nella liberazione…, poi, i “ragazzi” della nazionale di calcio: un miracolo annunciato: aprono le porte degli appartamenti e ci spingono in piazza a festeggiare, tra canti e caroselli, l'explicit dell'Inferno, la vittoria nel Campionato Europeo. Soltanto l'ouverture di ciò che ci aspettava. Quest'estate 2021 e la sua trentaduesima Olimpiade rimarranno ben impresse in tutti noi. Attacca timidamente Vito Dell'Aquila da Mesagne con l'ORO nel Taekwondo, poi Federica Cesarini e Valentina Rodini, nel doppio pesi leggeri di canottaggio, dedicano la seconda medaglia d'ORO italiana al canottiere ventiseienne, Campione del Mondo nel 2018, Filippo Mondelli, morto con la maglia azzurra per Tokyo già addosso. Giorno dopo giorno apprendiamo di bronzi e di argenti tra felicità e delusioni ripagate da diverso metallo, sin quando irrompe ai Giochi: l'Atletica leggera. Sfonda le TV, accompagnando il pranzo domenicale del 1 agosto. I plastici voli di “Gimbo” Tamberi ci attraggono e ci distolgono anche dal desinare e, in contemporanea con il dolce, mette sulle tavole italiane la ciliegina del terzo ORO, questa volta condiviso ex-aequo con Essa Mutaz Barshim del Qatar a 2,37. Gianmarco esorcizza in pedana, all'ultimo salto, la sua ingessatura, che lo aveva appesantito e bloccato a RIO 2016 e vince per le lacrime di papà Marco e di tutti noi. Ma… è soltanto l'incipit dei venti minuti più belli dello sport italiano. Infatti, la scenografia maestosa della finale dei 100 mt. spegne tutte luci e presenta, tra gli altri, Lamonte Marcel Jacobs, primatista italiano con 9”84 proprio a Tokyo in semifinale. Tamberi è nel buio, felice e con il terremoto nel cuore, ma aspetta al traguardo l'amico. Cresce l'attesa, sale l'ansia e siamo tutti lì a seguire, spingere, tirare la “freccia tricolore” dello sprint. Jacobs parte bene e accelera, mantiene, tiene, tiene e tiene ancora per tutti quei 45 passi trionfanti, il ritmo dorato. VINCE con 9”80. Sale sul tetto del mondo e invade la storia. Non solo è il primo italiano in una finale olimpica dei 100 mt. ma supera anche la rapidità dei ricordi e conquista il primo ORO italiano nella velocità pura. L'apoteosi della felicità e della commozione, però, è tutta nell'abbraccio sotto la bandiera italiana tra Gianmarco e Marcel, siamo tutti lì sotto con lORO, con la terza e la quarta medaglia d'ORO al collo. Rossini non poteva immaginare che quei due ragazzi avrebbero composto talentuosamente il miglior “crescendo” della storia, ma suonando nello sport. Eppure, non è finita! Tra medaglie d'argento e medaglie di bronzo, sale il palmares italiano, sì! L'Italia di infrangere il record di 36 ottenuto a Los Angeles 1932 e Roma 1960. Così Ruggiero Tita e Caterina Banti contribuiscono al bottino italiano nella classe mista Nacra 17 della vela con la quinta medaglia ORO. Medaglie ogni giorno, medaglie di argento, ancora medaglie di bronzo e tra le medaglie c'è il sesto ORO: Massimo Stano, che conferma la tradizione vincente nella marcia. La settima d'ORO doppia la precedente, sempre nella marcia, ma al femminile: Antonella Palmisano. Ancora medaglie, medaglie e anche d'ORO. L'ottava è condita del record del mondo con Filippo Ganna, Simone Consonni, Francesco Lemon e Jonathan Milan nell'inseguimento (Ciclismo su Pista) e la nona, invece, arriva nel karate kumitè, specialità che non sarà disputata a Parigi 2024 e, pertanto, Luigi Busà pensa bene di conquistare l'ultima medaglia d'ORO disponibile ai Giochi. Si sono superate, ormai, le 36 medaglie alle Olimpiadi, ci vuole il “botto” finale! Che arriva: La 4x100 è sui blocchi di partenza: il testimone parte rapido, magnifico e preciso dalla mano di Lorenzo Patta a quella di Marcel Jacobs, che mangia 100 metri di pista in 8”925 e lo regala a Fausto Desalu, che disegna la curva in 9”170 e viaggia ancor più veloce con Filippo Tortu in un futuristico 8”845. ORO! L'Olimpiade 2020 ci ha regalato sogni, emozioni e successi. L'ultimo, quello dolce ed euritmico delle “farfalle” della ginnastica, che fa cifra tonda: 10 ori, 10 argenti e 20 bronzi. Conto pari: 40 medaglie. RECORD

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Immagine editata da me, le immagini degli atleti sono dei screen shot da me fatti



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6 comments
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E' stata davvero un'olimpiade straordinaria per l'Italia che dopo una partenza un pò deludente ha rialzato la testa e ci ha regalato grandi e dorate soddisfazioni.
Ottimo articolo e ottima analisi di questa bella ed emozionante avventura sportiva...
Bravo @arbace
!BEER
!LUV
@tipu curate

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