Due campioni sul viale del tramonto

avatar
(Edited)

ronaldo_messi.jpg
Photo by Fanny Schertzer, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons


tenor.gif Read this post in your language with Google Translate! tenor.gif


Non esiste un'altra epoca calcistica così fortemente caratterizzata a livello mondiale da due soli nomi, come quella attuale. Cristiano Ronaldo e Leo Messi rappresentano indubbiamente la coppia di giocatori in grado di monopolizzare la scena da quasi quindici anni, ovvero dal momento in cui, con la vittoria del primo Pallone d'Oro da parte di CR7 (era il 2008), il premio individuale più ambito ha visto passare agli annali, tranne che in un'occasione, soltanto il loro nome.

La domanda su quale fosse il calciatore più forte del mondo, posta a qualsiasi angolo del Pianeta, poteva prevedere soltanto due risposte: Messi o Ronaldo. Sette vittorie del premio istituito dalla rivista France Football per l'argentino, contro le cinque del portoghese, che tuttavia può vantare nel proprio palmares la conquista di una Champions League e di un Mondiale per club in più, rispetto al rivale.

Un equilibrio sottilissimo tra i due eterni duellanti, riproposto in ogni occasione anche fuori dal campo. Nel 2021, ad esempio, le maglie più vendute al mondo sono state, nemmeno a dirlo, la numero 30 del Paris Saint Germain, targata naturalmente Messi, e la storica numero sette di Cristiano Ronaldo, in stile Manchester United, mentre a livello di social network tocca al fuoriclasse di Madeira il ruolo di calciatore più seguito del globo, tallonato come sempre dalla "Pulce".

Eppure, a dispetto di una popolarità ancora altissima, per i due re indiscussi dell'ultimo decennio (e oltre), sembra tristemente cominciata l'ultima parte di carriera. Cristiano Ronaldo, dopo aver abbandonato in fretta e furia la scorsa estate la traballante nave bianconera, è tornato a Manchester, luogo in cui la sua leggenda calcistica ebbe in qualche modo inizio. Troppo pochi gli stimoli a Torino, in una squadra ritenuta non alla sua altezza e non sbocciato come ci si poteva aspettare l'amore per i colori bianconeri.

In Premier League l'avvio è folgorante, ma i risultati della squadra tardano ad arrivare, con CR7 che appare giorno dopo giorno sempre più simile a quello visto nell'ultimo periodo sotto la Mole. Nervoso, svogliato e a tratti irritante, la punta lusitana finisce per perder persino la certezza del posto in squadra, scoprendo presto che i suoi sogni di competere per vincere un altro campionato dovranno con buona probabilità essere accantonati.

Manchester è cambiata e non gli sembra più quell'isola felice che lo aveva avvolto e coccolato quando era ragazzo. Per di più la cacciata di Solskjaer e l'arrivo del tedesco Ralf Rangnick, tecnico con il quale le cronache sostengono esistere diversi contrasti, lo hanno convinto nelle ultime ore a chiedere nuovamente l'intervento del proprio procuratore, Jorge Mendez, al fine di cercargli un'altra sistemazione.

Il contratto in scadenza nel 2023 potrebbe anche spingere la dirigenza del Manchester United, a sua volta rimasta piuttosto delusa dalle prestazioni dell'ex attaccante di Juventus e Real Madrid, ad accogliere le richieste del portoghese, per liberarsi di un contratto faraonico e rientrare in parte dell'investimento fatto la scorsa estate. Per ironia della sorte a Torino, l'inaspettata partenza di Ronaldo, che inizialmente era sembrata una brutta botta da digerire, si è trasformata in un'opportunità imperdibile di ingaggiare a gennaio un fenomeno dell'attacco come Dusan Vlahovic, ribaltando il modo di interpretare le cose.

A trentasette anni compiuti, la verità è che Ronaldo sembra aver sparato ormai tutte le proprie cartucce migliori e sia destinato ad avviarsi verso l'ultima parte di carriera. L'orgoglio, che ultimamente lo ha portato a litigare mediaticamente persino con lo staff del sito Transfermarkt, reo di avergli assegnato, a suo dire, una valutazione troppo bassa, gli impedirà di accettare proposte contrattuali inferiori a quella attuale e il destino del campione d'Europa 2016 sembra orientato verso un campionato ricco ma minore, come quello a stelle e strisce.

tiro_libre_messi_19153749690_.jpg
Photo by Francisco Javier Gutierrez Zuñiga from San Pedro de la Paz, Chile, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Un vecchio detto recita: "Se Sparta piange, Atene non ride". L'avventura parigina di Leo Messi, che ha interrotto la propria storia al Barcellona la scorsa estate, dopo diciotto anni, non è mai decollata. Appena tredici le presenze in Ligue 1 fino a questo momento, delle quali solo la metà da titolare, e la miseria di due reti segnate, con le statistiche leggermente ritoccate verso l'alto solo grazie alle cinque marcature europee.

I soliti problemi fisici, un ulteriore prolungata assenza ad inizio anno, dovuta alla positività al covid-19 e un ritardo nell'ambientamento, hanno trasformato la pulce da presunto colpo di calciomercato del secolo in un mistero all'apparenza irrisolvibile. Si tratta davvero di quel giocatore in grado di far innamorare il mondo o sotto la Tour Eiffel, in un campionato nel quale avrebbe dovuto segnare ad occhi chiusi pure dalla tribuna, è sbarcato un suo sosia?

Dalla Spagna inoltre, il noto quotidiano Marca ha sganciato nelle ultime ore una vera e propria bomba: la situazione di Leo all'interno dello spogliatoio del Paris Saint Germain non sarebbe affatto facile e si sospetta che alcuni compagni, non avendo mai digerito la presenza del fuoriclasse argentino, si siano spinti addirittura a boicottarlo.

Che l'avventura transalpina del campione argentino sia agli sgoccioli per il momento appare un'ipotesi lontana dalla realtà, anche perché una voce, inizialmente bollata come fantascientifica, starebbe prendendo sempre più credito negli ultimi giorni: nell'anno del Mondiale, la proprietà qatariota del Paris Saint Germain sarebbe intenzionata a riunire Messi e Ronaldo, compiendo un'impresa mai riuscita prima a nessun altro club.

Una sorta di veicolo pubblicitario potentissimo per la prossima rassegna iridata, e del resto, a determiate latitudini, le prestazioni sportive vengono decisamente dopo il potere del marketing. Sarà proprio in Qatar che si svolgerà l'atto finale di questo duello o, come si augurano i tifosi azzurri, CR7 anticiperà il proprio pensionamento, guardando i mondiali da casa?

frafiohive.gif



0
0
0.000
0 comments