L'entusiasmo del più bel campionato d'Europa

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Photo by tlemens, free to use (Pixabay)


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Che cos'è l'entusiasmo? La parola deriva dal greco, enthusiasmós, e si può tradurre letteralmente con il concetto di "insediamento divino", "avere un dio dentro di sé". Nella nostra lingua usiamo la parola entusiasmo per definire quel particolare stato d'animo arricchito da una commozione o un interesse intenso verso qualcuno, una causa o una particolare situazione.

L'entusiasmo nell'affrontare le proposte ricevute o le sfide della vita, viene spesso ritenuto ingrediente fondamentale nella strada che porta al successo, in quanto in grado di regalare una marcia in più a chi ha la fortuna di possederlo. La visione generale delle cose cambia radicalmente tra le persone entusiaste e quelle che non lo sono ed è molto più probabile che alla fine siano le prime a sentirsi meglio, qualunque sia la destinazione finale raggiunta.

L'entusiasmo è stata la parola chiave anche dell'ultima domenica di campionato, che ha ulteriormente mescolato le carte in cima alla classifica della Serie A, rendendo il torneo italiano il più bello e appassionante d'Europa. Lo ha mostrato in campo senza dubbio il Napoli di Luciano Spalletti, che dopo aver ritrovato la propria punta principale, il nigeriano Osimhen, è riuscito ad approfittare del risultato favorevole uscito dal derby di Milano, portandosi ad un solo punto dalla vetta della classifica.

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Photo by Gaetano Capaldo, CC BY 4.0, attraverso Wikimedia Commons

Battendo il Venezia nella gara disputata ieri pomeriggio in Laguna, i partenopei si sono rilanciati prepotentemente in chiave scudetto, rendendo spasmodica l'attesa per il big match Napoli-Inter, che si disputerà allo stadio Diego Armando Maradona sabato prossimo. Forse non è stata la miglior prestazione da parte dei campani, ma l'aver ritrovato profondità, centimetri e gioco aereo negli ultimi sedici metri, grazie al ritorno di Osimhen, sembra aver cancellato in un sol colpo le insicurezze viste nell'ultimo periodo.

Napoli e Inter arriveranno allo scontro diretto in condizioni psicologiche e fisiche diametralmente opposte: i primi pervasi dalla fiducia e dall'entusiasmo del pubblico (che purtroppo folli regolamenti governativi da noi limitano ancora, unico caso in Europa, al 50% della capienza degli impianti), con le gambe stanche e la testa piena di certezze crollate all'improvviso, i secondi.

Cosa, se non una dose massiccia di entusiasmo, poteva rianimare uomini, pubblico e tecnico della Juventus, squadra che forse più di tutte ha deluso durante la prima fase del campionato? Il mercato invernale, con gli arrivi in bianconero di Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, entrambi in rete nella vittoriosa gara di ieri sera contro il Verona, ha avuto l'evidente effetto di donare nuova fiducia a tutto l'ambiente e i risultati si sono visti sul campo.

La punta serba, capace da solo di tenere in apprensione l'intero reparto difensivo avversario, ha non solo conquistato il cuore dei tifosi dopo appena una manciata di minuti, grazie allo splendido goal che ha portato in vantaggio i bianconeri, ma regalato nuova vita ai compagni di reparto, apparsi ringalluzziti dallo giocare finalmente in funzione di un grande finalizzatore. Dybala e Morata sono sembrati pimpanti e nel vivo del gioco come non mai, così come i centrocampisti, Arthur e Rabiot, rinfrancati dalla presenza di un polipo come Zakaria.

Ora anche la Juventus è attesa alla conferma, la settimana prossima, sul difficile campo dell'Atalanta, battuta nell'ultimo turno in casa dal Cagliari. Un po' come per la gara di Napoli, le due principali candidate al quarto posto ci arrivano in condizioni all'apparenza molto diverse, poiché all'entusiasmo bianconero si contrappone il difficile momento degli orobici, che forse stanno pagando più del lecito le alte aspettative dell'ambiente dopo gli ultimi campionati positivi.

Quella delle due che riuscirà a prevalere, metterà a segno una mossa quasi decisiva verso la conquista dell'ultimo posto disponibile per la Champions League, ma se le locomotive che tirano il gruppo dovessero incappare in qualche altro passo falso, non è detto che non possano dire clamorosamente la loro anche in ottica vittoria finale.

I quarti di finale di Coppa Italia, Inter-Roma, Milan-Lazio, Atalanta-Fiorentina e Juventus-Sassuolo, serviranno da gustoso antipasto di un'altra incredibile giornata del nostro torneo, che a dispetto della crisi economica, delle scelte auto-lesioniste della politica e della presunta mancanza di veri campioni, risulta ad oggi capace di attirare sempre più interesse nel resto d'Europa, disseminata di campionati pressoché già conclusi.

Insomma, la Serie A non sarà tecnicamente il campionato più valido d'Europa, ma a livello di lotta per la vittoria e di agonismo delle protagoniste può considerarsi sicuramente il più bello. Di questi tempi non è poco.

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4 comments
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Ottimo articolo sportivo e sono d'accordo che il campionato italiano a livello di lotta soprattutto quest'anno è molto divertente.
P.S. E' solo un consiglio ma dovresti modificare l'immagine finale perchè qui su Hive il resteem non esiste ed esiste solo il rehive o il reblog ;)
@tipu curate

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Grazie per il tuo commento, per il supporto e per il suggerimento. Hai perfettamente ragione, ho usato un'immagine che avevo già pronta senza notare l'errore. Dal post di domani rimedierò modificandola ad hoc 😊

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