Rivoluzione Juve: Zakaria dopo Vlahovic?

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Photo by phillipkofler, free to use (Pixabay)


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Ieri pomeriggio, i tifosi della Juventus hanno per qualche istante vissuto una sorta di déjà vu, quando Dusan Vlahovic, ariete ex Fiorentina nonché attuale capocannoniere della Serie A, è sceso dall'auto che lo ha accompagnato presso le porte del J Medical per sostenere le visite mediche con il suo nuovo club.

Applausi, cori e selfie di ricordo, hanno riportato indietro le lancette dell'orologio di tre anni e mezzo, quando a vivere da protagonista le stesse scene toccò al giocatore più forte del mondo, Cristiano Ronaldo, anch'egli al centro di una trattativa apparsa inizialmente come fantascientifica, ma andata via via concretizzandosi con il passare dei giorni.

Ma le analogie non sono terminate, dato che il giovane ariete serbo indosserà per la seconda parte del campionato la maglia numero sette, appartenuta proprio al fuoriclasse di Madeira, al quale anche tramite l'acronimo utilizzato non a caso durante la presentazione, la società bianconera ha voluto mandare un messaggio: A Torino i giocatori passano, ma a differenza di ciò che accade in altre piazze d'Italia, nessuno è più importante della maglia.

Va da sé che, per quanto fenomenale e dotato ancora di ampi margini di miglioramento, l'acquisto di Dusan Vlahovic da solo non basterà a colmare il gap che la Signora ha accumulato nei confronti dell'Inter negli ultimi due anni. I problemi visti soprattutto a centrocampo, il reparto apparso più in difficoltà in questi mesi di nuova gestione da parte di Max Allegri, non hanno consentito alla squadra di imboccare un deciso percorso di crescita e la dirigenza pare intenzionata a correre subito ai ripari.

Juventus e Borussia Monchengladbach sarebbero ai dettagli per il trasferimento in bianconero di Denis Zakaria, centrocampista svizzero di origini africane in scadenza di contratto con il club tedesco la prossima estate. Forte fisicamente e dotato di un ottimo senso della posizione, nonché di tecnica e adattabilità anche nei ruoli difensivi (ha giocato anche da difensore centrale), viene paragonato ad un altro centrocampista della storia bianconera, quel Patrick Vieira giunto dall'Arsenal e costretto a trasferirsi all'Inter dopo una sola stagione in seguito al saccheggio post-calciopoli.

Un paio di milioni dividono al momento l'offerta dei piemontesi con le richieste che provengono dal club teutonico, ma la sensazione è che il trasferimento immediato del calciatore all'ombra della Mole convenga ad entrambe i club: la Juve anticiperebbe la folta concorrenza internazionale venutasi a creare sul classe 1996, mentre il Gladbach eviterebbe di perdere il giocatore a zero, mettendo a bilancio un'insperata plusvalenza.

Per finanziare il colpo, la Juve si priverebbe volentieri di alcuni pesi morti, come Ramsey e Arthur, che tuttavia dopo le ultime pessime stagioni sembtrano non avere mercato ad alti livelli (quello preteso dai rispettivi agenti) e pertanto ricorrere al piano B pare l'unica soluzione.

Gli indiziati a lasciare la casa bianconera negli ultimi tre folli giorni di mercato diventano così soprattutto due: Dejan Kulusevski, per il quale esiste da sempre il gradimento di Fabio Paratici (colui che lo portò a Torino pagandolo ben 35 milioni) e di Antonio Conte al Tottenham, e Rodrigo Bentancur, arrivato a Torino nel corso dell'affare Tevez nel 2017 con le stigmate del futuro campione, ma mai definitivamente sbocciato.

L'Aston Villa metterebbe subito sul piatto venticinque milioni per acquistare il calciatore uruguagio a titolo definitivo, ma secondo i ben informati sarebbe anche in questo caso il Tottenham a trovarsi in pole position, con un'offerta superiore a quella dei rivali.

Che il buon Paratici abbia deciso, ora che può operare con un portafogli molto più gonfio, di venire in soccorso del club che ha contribuito a mandare sul lastrico, o che si tratti di reale interesse, poco importa. Uno Zakaria e un Vlahovic in più, a fronte di un Kulusevski e un Bentancur in meno, rappresentava un sogno irrealizzabile fino a pochi giorni fa anche nella mente del più ottimista dei tifosi bianconeri.

Alla prossima!

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