La più bella favola del calcio moderno (IV parte)

King_Power_Stadium bis.JPG
Vista dal King Power Stadium, photo by Pioeb, CC BY-SA 4.0

Riassunto parti precedenti

Parte I: L'inizio della leggenda
Parte II: Il patto per la pizza e i primi appuntamenti con la storia
Parte III: Cade anche il vecchio nemico

Il Leicester, affidato all'allenatore italiano Claudio Ranieri in seguito ad un rinnovamento voluto dalla società, chiude incredibilmente il girone d'andata al primo posto, a pari merito con il ben più quotato Arsenal.

Alla vigilia infatti, i Foxes venivano considerati la squadra maggiormente candidata alla retrocessione, e Ranieri un allenatore esperto ma inadatto; tuttavia, grazie alla perfetta quadratura trovata dal nuovo tecnico, e all'incredibile esplosione di alcuni calciatori, su tutti l'attaccante Jamie Vardy e il fantasista algerino Mahrez, disputano un girone d'andata ai limiti della perfezione, perdendo solo due gare (con Arsenal e Liverpool) e trovando la via della rete in quasi tutte le partite.

L'obiettivo dichiarato è sempre stato quello dei quaranta punti, per ottenere una salvezza tranquilla, ma chissà, sognare non costa nulla, e anche il nuovo allenatore sembra iniziare a cambiare il modo di vedere le cose...

Duello con l'Arsenal e capolavori di tattica italiana

La Premier League comincia il girone di ritorno nel nuovo anno, ma in virtù della sua particolarità non ripete pedissequamente la sequenza dell'andata, e le partite riprendono con una altro ordine: al Leicester tocca un ulteriore gara casalinga, caratterizzata da un altro pareggio a reti bianche, questa volta contro il Bournemouth, ma a differenza dell'ultima sfida col City le Volpi dominano gli avversari, sprecando la superiorità numerica, durata quasi tutto il secondo tempo, colpendo un palo e fallendo un calcio di rigore, tirato da Mahrez.

L'Arsenal supera il Newcastle nella ripresa ed è adesso solo in vetta, con due lunghezze di vantaggio sul Leicester, che per conto suo non segna da tre partite, nelle quali ha raccolto solo due punti. L'attacco atomico sembra essersi inceppato, e in poco più di una settimana la squadra sembra essere stata già ridimensionata.

Il campionato lascia spazio alla FA Cup, ma per gli scherzi del calendario Tottenham e Leicester si sfidano due volte in tre giorni a White Heart Lane; la squadra di Ranieri gioca due eccellenti partite, ma mentre in Coppa viene raggiunta sul 2-2 nei minuti di recupero, in Premier trova tre punti fondamentali grazie al colpo di testa di Huth all'83'.
Per il Leicester finisce un periodo di 373 minuti senza segnare in campionato, cosa che permetterà di ritrovare il morale, la vetta della classifica (grazie alla contemporanea sconfitta dell'Arsenal) e la vittoria nello stadio del Tottenham, che mancava in Premier dal 1999.

Sfortunatamente è ancora Gennaio e non Maggio

dirà un raggiante Claudio Ranieri nel dopo partita a chi gli fa notare la straordinaria classifica dei suoi

ma dobbiamo continuare a lavorare sodo, credere in noi stessi e... andrà bene!

Dopo il pareggio con l'Aston Villa e quello dell'Arsenal sul campo dello Stoke City a riaffacciarsi nei primissimi posti di questa pazza edizione del campionato d'oltremanica è adesso nuovamente il Manchester City, riportatosi ad una sola lunghezza dalla coppia di testa, ma l'incostanza delle avversarie favorisce nuovamente una mini fuga del Leicester, che come un rullo compressore schiaccerà la stessa squadra capace di fermare l'Arsenal una settimana prima, grazie alle reti di Drinkwater, Vardy (tornato a segnare dopo un astinenza durata oltre 600 minuti) e Ulloa.

I tifosi, euforici per il nuovo primo posto in solitaria, cominciano a credere nell'impresa. Il tecnico romano racconta di numerose persone che, incontrandolo in giro per la città, chiedono il permesso di portare avanti questo sogno, che sebbene non costi nulla, dovrà ora scontrarsi con il terribile mese di Febbraio, che prevede in serie la partita casalinga con il Liverpool, e le trasferte nel domicilio delle due rivali, Manchester City e Arsenal.

La fibrillazione per il primo grande appuntamento è alle stelle, la squadra vuole far di tutto per mantenere la testa della graduatoria, e farlo vendicando la sconfitta patita nemmeno due mesi prima ad Anfield sarebbe il massimo.

Il primo tempo è vibrante è bellissimo, con occasioni da entrambi le parti, ma nella ripresa si scatena nuovamente Jamie Vardy, che porta dopo un quarto d'ora in vantaggio i suoi con una fantastico destro al volo da venticinque metri: è una rete meravigliosa, degna di un fuoriclasse in stato di grazia, che fa esplodere lo stadio, pizzicando qualche tifoso sugli spalti in lacrime dalla commozione.

Lo stesso attaccante nativo di Sheffield raddoppia poco più tardi (sono ora diciotto i goal per lui, sempre più capocannoniere) sfruttando un'indecisione della difesa avversaria, e la festa si può scatenare. I Foxes raggiungono quota cinquanta punti, e la portata della loro impresa si comprende meglio se si considera che, a quattordici giornate dal termine, si trovano a sole cinque lunghezze dal record di tutti i tempi, cinquantacinque, stabilito nella stagione 1999-2000.

Ma non c'è troppo tempo per festeggiare perché dopo soli quattro giorni la spietatezza del cervellone che ha composto i calendari, ha previsto il big match tra Manchester City e Leicester, seconda contro prima, distanziate di soli tre punti. Tuttavia questo ennesimo "Davide contro Golia" stagionale insegna una volta in più, se mai ce ne fosse stato il bisogno, come la serenità dell'ambiente e la motivazione del gruppo possano fare miracoli: e così, mentre in settimana nelle Midlands annunciano il prolungamento del contratto dell'eroe Jamie Vardy, da Manchester non trovano di meglio che ufficializzare l'ingaggio di Pep Guardiola per la prossima stagione, proprio alla vigilia della fase calda della stagione.

Stati d'animo opposti che si riflettono sul campo: svagati fino all'inverosimile i citiziens, affamati come lupi, anzi come volpi, gli undici di Ranieri, che indirizzano, grazie al goal di Huth dopo soli tre minuti, sul binario a loro più congeniale la partita.

Quella che segue è una vera e propria lezione di tattica italiana, impartita da Ranieri ad uno spaesato Pellegrini: pressing asfissiante,scambi veloci e ripartenze lampo, da opporre allo sterile tiki taka, e dopo un'ora ci si trova già sullo 0-3, con risultato che potrebbe addirittura andare stretto agli ospiti.

E' l'apoteosi, la partita che segna la svolta decisiva della stagione: da ora in poi non sarà più possibile nascondersi, le volpi, ora cinque punti sopra l'Arsenal seconda, ci sono e lotteranno per il titolo fino alla fine.

Giochiamo senza pressione perché non dobbiamo vincere la lega. Dobbiamo divertirci. Questa lega è così strana e ora è importante pensare all'Arsenal. Voglio aspettare fino alla fine di aprile perché so che le ultime partite sono molto difficili. Questo è un momento fantastico per la Premier League, diverse squadre possono vincerla, chissà, forse anche noi..."

Continua...


0
0
0.000
2 comments
avatar

Grazie per farci rivivere in modo molto appassionato questa favola del calcio che moderno e chi difficilmente ne riaccadrà una a breve!

0
0
0.000
avatar

Credimi, oggi rivede o gli highlights di Leicester-Liverpool e al goal di Vardy, il primo, mi sono emozionato. Mi ha un po' ricordato l'impresa della prima Juve di Conte, anche se quella del Leicester fu sicuramente più epica

0
0
0.000