Humour nero che cattura

Oramai è diventato ridondante tornare qui ogni volta che si parla di una serie prodotta da HBO e ripetere sempre le solite cose.

Se la HBO produce qualcosa lo fa per innovare, meravigliare a partire da soggetti e protagonisti disegnati con un'attenzione ed una dovizia spaventosi.

HBO è sinonimo di qualità. E' una garanzia. Una sentenza.

E' come un marchio di alta moda o un portale di servizi che viene in qualche modo utlizzato come standard per prenotare un aereo o un viaggio o magari come un brand consolidato nell'area tecnologica.

Se vuoi essere sicuro di guardare una serie di qualità vai su HBO, nella peggiore delle ipotesi troverai un prodotto sufficiente abbastanza da piacerti, nella migliore delle ipotesi un capolavoro.

Parola abusata e che non possiamo affibiare alla serie oggetto di questo post che però se non è un capolavoro assoluto è sicuramente una delle serie migliori di tutto il 2018.

Stiamo parlando i Barry, comedy atipica, vicina al dramedy, scritta, diretta ed interpretata da Bill Hader qui nei panni di Barry, appunto.

Il concept della serie è accattivante. Tutto parte dalla storia di barry, sicario su commissione che è ormai in preda ad una crisi esistenziale che lo porta sempre più lontano dalla sua professione da assassino che il suo amico/capo Fuches non vuole fargli abbandonare per non vedere il suo business crollare.

Una missione a Los Angeles porterà Barry ad innamorarsi dell'idea di divenire un attore, grazie al casualissimo incontro con una acting class losangelina che lo folgora e lo avvia verso l'uscita di scena definitiva dal mondo degli assassini a contratto.

This life ends, starting from...now

Bill Hader ha una corporalità ed una mimica che lo avvicina totalmente alle espressioni e le sembianze di Dexter Morgan, il serial killer dei serial killer visto in Dexter oltre 10 anni fa ed interpretato da Michael C.Hall.

Le storie non sono molto simili ma entrambi vivono un malessere che li porta a mettere in discussione il proprio ruolo nel mondo ed a chiedersi se possa esistere davvero la felicità anche per loro, uomini privi di emozioni ed empatia.

Quando Barry entra per la prima volta nel teatro capitanato da Gene Cousineau ne appare folgorato. E' in quel luogo che le sue pulsioni e repulsioni trovano una risposta. Diventare attore, far parte di un grande carrozzone fatto di amici ed amori come quello agognato per Sally potrebbero finalmente permettergli di diventare adulto, spogliarsi delle sue vesti da killer e regalarsi un pò di pace.

A differenza di Dexter Morgan, Barry non sembra essere animato da particolari istinti omicidi irrefrenabili. Sembra piuttosto essere un reduce dall'Afghanistan che tornato alla normalità non ha saputo più essere normale, trovando rifugio in una vita da assassino per cui il suo profilo sembra essere perfetto.

Ma la voglia di riscattarsi ed autodeterminarsi (ancora una volta troviamo un personaggio in cerca di riscatto nelle serie tv contemporanee sempre più incentrate sul concetto di identità) quella li accomuna.

Purtroppo sul cammino verso l'emancipazione, Barry troverà sulla sua strada un manipolo di criminali ceceni prima, boliviani poi, la polizia e tanti personaggi particolarmente surreali che lo costringeranno ad uccidere ancora, e ancora e ancora nonostante voglia genuinamente e disperatamente non farlo più.

La serie è grottesca, quasi coheniana nel suo modo di raccontare e sfodera una serie di situazioni e personaggi sopra le righe e al tempo stesso divertentissimi.

Boss ceceni che al telefono spiffereranno ogni dettaglio del piano diabolico per uccidere questo o quell'antagonista salvo o lo faranno addirittura in chat pubbliche salvo poi chiedere all'interlocutore di cancellare i messaggi.

Criminali amanti della letteratura o intenti a fumare sigari mentre si tengono in forma sul tapis roulant.

Detective brillanti e altri maldestri incapaci anche di selezionare una colonna sonora adeguata o di trattenere le lacrime per un divorzio.

Barry è divertente, molto divertente ed ogni puntata scorre via in un attimo.

Ma gli spunti di riflessione sull'amore, la vita, il ruolo che ricopriamo oggi nel nostro presente non mancano.
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8 episodi meravigliosi che culminano con una puntata numero 7 vibrante, tensiva ed esplosiva ed un season finale al cardiopalma ma estremamente delicato e raffinato nella sua esposizione.

La serie di Alec Berg e Bill Hader si preannuncia come la possibile sorpresa dei prossimi Emmy Award dove ha conquistato ben 13 nominations.

Gia rinnovata da HBO per una seconda stagione la serie è già un piccolo cult in America, pronta per esplodere, divertire e sconquassare anche il pubblico italiano.



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