Inter, incubo di mezza estate

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Incubo Inter


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Marotta, photo by photo coundown, CC BY 2.5

Luglio è alle spalle, e il nuovo mese, che ci condurrà tra poco più di tre settimane all'inizio del campionato, comincia per alcune delle annunciate protagoniste della Serie A a dir poco in maniera difficile; se il Napoli, anche se ancora alla spasmodica ricerca dell'attaccante che permetta di compiere il salto di qualità, può contare sulla continuità del progetto targato Carlo Ancelotti, la squadra con i problemi più evidenti tra le pretendenti al titolo sembra essere ad oggi l'Inter di Antonio Conte, non a caso fresco di duro faccia a faccia con la dirigenza sulle questioni di mercato.

L'affare dello scambio Lukaku-Dybala tra la Juventus e il Manchester United, vicino a concretizzarsi nelle prossime ore, ha inferto un duro colpo al progetto sognato dal tecnico salentino, che non aveva fatto mistero di voler rendere il centravanti belga il fulcro delle manovre d'attacco della sua squadra, e le alternative vagliate nei giorni scorsi, come Cavani, che ha già fatto sapere di non voler tornare in Italia, Zapata, bloccato dall'Atalanta, o Rebic, per il quale il prezzo del cartellino viene ritenuto troppo alto, sono destinate a rimanere solo pensieri sparsi nell'etere.

Ma le trattative in entrata non sono l'unico cruccio di Beppe Marotta e della dirigenza nerazzurra, che si trova in casa almeno tre grane difficili da risolvere rispondenti ai nomi di Icardi, Nainggolan e Perisic; l'ex capitano in particolar modo è al centro di una situazione incredibilmente ingarbugliata, figlia dell'autogoal dell'ex A.D. della Juventus, che dichiarandolo pubblicamente (insieme a Nainggolan) fuori dai piani tecnici del nuovo allenatore ha incredibilmente deprezzato il valore del giocatore, valutato oltre cento milioni solo un anno fa e ora almeno il 50% in meno.

Con la Juventus già in grado di riempire la casella attaccanti con Lukaku, e il Napoli ben distante dal soddisfare le richieste nerazzurre di sessanta milioni, l'unica speranza per l'Inter di cedere il separato in casa Maurito rimane quella di uno scambio con la Roma per il centravanti bosniaco Dzeko, ma conoscendo la situazione di necessità di monetizzazione della controparte, difficilmente un dirigente scaltro come Gianluca Petrachi metterà sul piatto come conguaglio la cifra immaginata dalle parti di Milano.

Stesso discorso, come accennato in precedenza, deve essere portato avanti per Radja Nainggolan, mai integrato totalmente nell'ambiente nerazzurro, e che ora accetterebbe tranquillamente una destinazione minore (Cagliari o Fiorentina) pur di levare le tende in fretta; anche in questo caso però, a fronte di un acquisto pari a cinquanta milioni, il belga potrà essere ceduto per non più di quindici, a seguito della svalutazione marottiana.
Inoltre se si pensa che come contropartita per l'acquisto del ninja fu inserito allora il cartellino di Nicolò Zaniolo, ad oggi valutato almeno 50 milioni, le dimensioni dell' harakiri interista assumono proporzioni colossali.

Che dire poi di Ivan Perisic, fino all'anno scorso uno dei fiori all'occhiello della rosa nerazzurra e che dopo il mondiale aveva offerte dall'Inghilterra stimabili in almeno una cinquantina di milioni, bocciato pubblicamente da Antonio Conte dopo le prime uscite amichevoli ("non è in grado di fare ciò che gli chiedo") e ridotto anch'esso al rango di esubero di lusso, con il valore del cartellino sceso a non più di trenta milioni.

Il mercato chiuderà tra un mese e senza ombra di dubbio la società appartenente al Gruppo Suning potrà ancora potenzialmente riscattarsi e affidare nelle mani del nuovo tecnico una rosa all'altezza della situazione; tuttavia le montagne da scalare ad oggi sembrano piuttosto alte e quanto fatto fin ora rischia di minare fin da subito la serenità di un ambiente, storicamente mai molto stabile.


Napoli, spunta il nome di Zaha


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Photo by Hanson K Joseph, CC BY-SA 4.0

Anche se il sogno per l'attacco partenopeo continua ad essere James Rodriguez, la cui cessione è stata per il momento congelata dal Real Madrid dopo gli infortuni di Jovic e Asensio, il Napoli continua a guardarsi intorno alla ricerca di occasioni di mercato che permettano di regalare a Carlo Ancelotti la punta in grado di far compiere il salto di qualità alla linea avanzata.

Con gli altri obietti Fekir e Pépé accasatisi rispettivamente al Betis Siviglia e all'Arsenal, e con le difficoltà apparse fin ora insormontabili nell'arrivare ad una felice conclusione delle trattativa per il messicano Lozano e per Mauro Icardi, Giuntoli e soci, secondo una notizia apparsa in giornata all'interno del "Daily Mail", avrebbero individuato nel rapido attaccante ivoriano ventiseienne del Crystal Palace, Wilfred Zaha, il profilo ideale da regalare ai tifosi per rinnovare i sogni di gloria.

Le richieste pervenute da oltremanica, pari a sessantacinque milioni di euro, non sembrano aver spaventato più di tanto la dirigenza partenopea, ma i margini di trattativa non sono molto ampi considerati i rifiuti già subiti dall'Arsenal e dall'Everton che avevano avanzato offerte più basse di una decina di milioni.

Veloce e particolarmente abile nel dribbling, anche se non dispone di grosse qualità di finalizzazione, Zaha ha disputato in carriera nove stagioni con il Crystal Palace, iscrivendo a referto oltre 300 presenze nel club londinese condite da 48 realizzazioni, ma arrivato all'età della maturazione vorrebbe provare un'esperienza diversa mettendosi alla prova in un grande club europeo disputando la Champions League.


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Photo by Oleg Bkhambri (Voltmetro), CC BY-SA 4.0

Dybala a Torino, confronto con la dirigenza

Terminano in anticipo le vacanze di Paulo Dybala, che è atterrato a Torino poche ore fa nonostante avesse il permesso di aggregarsi alla squadra a partire dal 5 Agosto; secondo le ultime voci il giocatore avrebbe saltato le visite mediche di rito, per concentrarsi sul faccia a faccia con il nuovo allenatore Maurizio Sarri, al fine di comprendere le reali possibilità di far parte del progetto tecnico per la nuova stagione, e soprattutto con la dirigenza, impegnata in queste ore nella complessa trattativa che dovrebbe portare la Joya al Manchester United in cambio di Romelu Lukaku.
Restano da definire gli accordi sugli stipendi, ma la sensazione è che queste saranno, dopo quattro stagioni, le ultime ore in bianconero dell'attaccante argentino.


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Photo by Jos Dielis, CC BY 2.0

Lammers, futuro a Roma

Dopo l'eliminazione del PSV, fuori dalla Champions League per mano degli svizzeri del Basilea, il mercato europeo sta concentrando i propri sguardi sui talenti di casa ad Eindhoven, a caccia di occasioni in seguito al probabile ridimensionamento del progetto tecnico dei vice campioni d'Olanda; e così, dopo l'interessamento per Lozano da parte del Napoli, è la Roma a farsi avanti per Sam Lammers, imponente attaccante classe 1997 messosi particolarmente in luce l'anno scorso nella stagione trascorsa in prestito all'Heerenveen, chiusa con il rispettabilissimo bottino di 35 presenze e 19 reti.
In casa giallorossa attendono ormai solo le definizioni delle cessioni, ormai quasi scontate, di Schick e Dzeko, per avanzare un'offerta ufficiale al club orange per il giocatore, valutato circa trenta milioni di euro.


Altre news

  • Questa sera ritorno del secondo turno preliminare di EL, il Torino deve difendere il 3-0 dell'andata sul campo del Debreceni.
  • Duarte a "Casa Milan" per le visite mediche, firma prevista nelle prossime ore.
  • Perin ancora in cerca di squadra, per lui possibili alternative Monaco o Aston Villa.
  • Il Manchester City prova ad inserire il brasiliano Danilo nella trattativa con la Juventus per Joao Cancelo.

N.B. - L'intestazione è stata realizzata sul sito canva.com.


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2 comments
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deve partire il valzer degli attaccanti.... si muove uno...si muovono tutti..

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Probabile, anzi direi quasi certo, ma il Marotta nerazzurro mi ricorda molto quello disastroso juventino delel prime due stagioini, dei Felipe Melo e Amauri per intenderci... Allora lo salvò Conte, sarà lo stesso per l'Inter?

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